Recensione L’Upupa a San Miniato
Una riunione per pianificare i nostri progetti post vacanze con Roberta e Susanna è l’occasione per andare a cena in un posto nuovo, una osteria enoteca di cui mi avevano già parlato bene, L’Upupa a San Miniato. Roberta chiama e prenota per la cena di un martedì.
Ristorante L’Upupa
Via Augusto Conti, 15 56028 San Miniato, (Pisa)
Distanza secondo Google da La Scuola di Furio: 13,5 km, con un tempo di percorrenza di 20 minuti.
Telefono 0571 400429
Chiuso il giovedì, gli altri giorni aperto 12.30–15.00 per pranzo; 19.30-22.00 per cena
Location 7/10
L’Upupa si trova in centro a San Miniato Alto. Abbiamo parcheggiato nelll’ampia Piazza Dante. Conoscevo benissimo queste strade perché alla fine degli Anni ’80 venivo qui tutti i giorni per andare a scuola in quello che adesso è il Seminario restaurato ed in un paio di altri palazzi, di cui uno, Palazzo Gufoni, di gran pregio. All’epoca San Miniato era un paese più “vero” e meno turistico. C’erano i negozi “normali”. Adesso tutti a vendere tartufo e cose (buonissime, per carità) da mangiare… Segno dei tempi! Un’insegna “Osteria L’Upupa” sovrasta un piccolo disimpegno nel quale si trova una vivace immagine dell’uccello che da il nome al locale. L’interno del ristorante è davvero piccolo, i tavoli (belli, con il piano in marmo bianco) sono piccoli e un po’ troppo vicini gli uni agli altri, ci saranno una ventina di posti a sedere.
Alle pareti ci sono cimeli di ogni tipo, modernariato ispirato alle Mille Miglia e all’automobilismo. Il risultato è comunque armonioso e pulito.
Al ristorante L’Upupa a San Miniato il tovagliato è composto da tovagliette all’americana in carta gialla, tovaglioli di carta. Nella norma i cristalli e le posate.
Menù 7½/10
All’esterno del locale impossibile non notare il menù esposto come da norma di legge. Così i passanti possono avere subito un’idea chiara dei prezzi e della proposta culinaria. Il menù parte da un’idea simpatica anche se già molto vista, è scritto a mano (anche in inglese) su carta gialla, come le tovagliette. Peccato che i fogli siano raccolti nei da me tanto odiati libretti porta menù in plastica. Va detto che San Miniato è una zona di tartufi e che qui si svolge nel mese di novembre un’apprezzata sagra, la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato. Purtroppo il 2017 è un anno preoccupante per i tartufai. Non solo l’estate è stata molto secca, da queste parti non piove seriamente da mesi e la successione di un inverno poco piovoso, una primavera asciutta e un’estate torrida ha creato un ambiente inospitale per i tartufi. Infatti il tartufo, proprio come il fungo, ha bisogno di acqua, di un ambiente umido in cui crescere.
Il menù del ristorante L’Upupa a San Miniato è comunque improntato al tartufo e ai piatti della tradizione locale. Come antipasto ordiniamo 2 budini di polenta con fonduta di taleggio con tartufo e un piatto di crostini misti (2 di carne, 2 di funghi e 2 di fagioli). Roberta decide per un robusto peposo alla fornacina, una pietanza tipica del Chianti dal sapore deciso e inconfondibile e servito un una simpatica pentolina; Susanna ordina un piatto che secondo me esalta al meglio le caratteristiche del tartufo, un piatto di uova all’occhio di bue con tartufo; io mi faccio tentare da uno dei miei piatti preferiti, la trippa al sugo.
I crostini sono buoni; il budino di polenta è poco saporito per compensare una crema di formaggio molto carica. L’impressione è che l’impronta delle portate sia parecchio vivace! Impressione confermata dai secondi. Ho assaggiato solamente il mio. La trippa era “grintosa” e va bene ma aveva uno strato di pepe, che si vede chiaramente anche nella foto, che proprio non ho gradito. Il troppo pepe prende alla gola e risulta troppo prepotente. Ho dovuto toglierlo con le posate.
Nonostante ci fosse una bottiglia già sul tavolo (!) non abbiamo ordinato del vino (e ci sarebbe stato proprio bene!) per non rischiare la patente. Non ricordo se al ristorante L’Upupa a San Miniato offrono anche la possibilità di ordinare solo un calice.
Servizio 7/10
Servizio svelto e cortese. Del resto, in un locale così piccolo essere scattanti è una necessità. Non ci ho fatto caso più di tanto perché avevo voglia di stare con le mie amiche.
Nonostante 10 euro di trippa, tutto sommato conto congruo al ristorante L’Upupa a San Miniato, i prezzi sono chiaramente esposti e non abbiamo sorprese. Nota di merito il non aver conteggiato l’acqua. Io detesto l’acqua filtrata che in molti locali ha pure prezzi esorbitanti, non mi sento sicura a berla (ogni quanto laveranno bene l’interno delle bottiglie? E i filtri?) e ho storto la bocca quando ho visto che ci portavano una bottiglia (devo dire bella scintillante) senza etichetta. Spero fosse acqua del rubinetto che, per legge deve essere potabile ed è spesso la migliore soluzione.